martedì 24 maggio 2016

"Lunarossa. Il pomodoro risplende sul Golfo".

Domenica 22 maggio, presso il Circolo Rari Nantes di Napoli, Scogliera Santa Lucia 1, si è svolto il primo degli eventi fuori salone di Vitigno Italia, che contemporaneamente apriva i battenti nel vicinissimo Castel dell'Ovo.
Davanti allo spettacolare Golfo di Napoli, con il Vesuvio come sfondo, si è tenuto un particolare "aperitivo" interamente dedicato all'oro rosso campano, che si è concluso, tenendo fede al nome prescelto, con una spettacolare luna rossa che, all'imbrunire, ha illuminato il mare di magnifici riflessi dorati.   
L'evento è nato grazie alla collaborazione tra la giornalista enogastronomica Monica Piscitelli e il sommelier Tommaso Luongo, nell'ambito del loro progetto, "Sommelier del pomodoro",  che mira a far conoscere i vari tipi di pomodoro campano e per il quale, sono già in programma, per i prossimi mesi, dei seminari.
Già nei giorni precedenti, presso la sede di Via Brin di Eccellenze Campane, si era svolta una degustazione, affidata a professionisti del settore e degustatori, di varie tipologie di pomodoro campano, tra cui il Pomodorino Giallo, il Pomodoro con il pizzo, il Ciliegino, il San Marzano, il Pomodorino di Corbara e il famosissimo Piennolo del Vesuvio.

Come a Via Brin, anche al Circolo Rari Nantes il maestro Guglielmo Vuolo, già ideatore della carta dei pomodori, ha deliziato gli intervenuti con delle personali interpretazioni di pizze "al pomodoro".


 

Ha partecipato alla serata l'A.I.B.E.S. Campania che ha proposto, oltre ai classici cocktails a base di pomodoro, come ad esempio il Bloody Mary, anche delle "reinterpretazioni" ideate per l'occasione dagli allievi dell'I.P.S.E.O.A. "I. Cavalcanti" di Napoli, grazie alla guida del loro insegnante, nonche CB A.I.B.E.S., Professor Pasquale Falco.

Pomo Spritz
Bloody Mary


Mojito di Corbara






A completare l'aperitivo le bruschette, ovviamente al pomodoro, del panificatore di Melito di Napoli, Stefano Pagliuca, coadiuvato dallo chef del Circolo Rari Nantes, e una degustazione di falanghina e piedirosso dei Campi Flegrei in collaborazione con A.I.S Napoli.



giovedì 12 maggio 2016

"100" e non sentirli...





Ebbene si, la famosa "Pizzeria Gorizia" del Vomero, ha festeggiato, martedì 10 maggio, i suoi primi cento anni di attività con una grande festa che ha coinvolto tutti gli abitanti del quartiere.
La Pizzeria della famiglia Grasso nasce nel 1916 a Napoli anche se non si conosce la data precisa dell'apertura.
La data del 10 maggio per i festeggiamenti è stata scelta anche perchè corrispondente al ventinovesimo anniversario della vittoria del primo scudetto del Napoli.
La celebrazione si è svolta proprio nella centralissima Piazza Vanvitelli, nel mezzo della quale era allestito il palco sul quale si sono avvicendati i numerosi ospiti della serata, peraltro magistralmente condotta da Gino Rivieccio e Barbara Petrillo.
Ad accompagnare la serata una band musicale che ha fatto da sottofondo ai vari momenti di spettacolo.
Sono intervenuti, a sottolineare la rilevanza che una attività storica come la "Pizzeria Gorizia" ha per la città di Napoli, ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica.
Il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, ha consegnato personalmente al patron del locale, Salvatore Grasso, una targa.
La consegna della targa da parte del sindaco di Napoli.

Particolare è stato anche l'intervento del vice sindaco di Gorizia che ha consegnato a Salvatore la cittadinanza onoraria della città ricevendo, a sua volta, le simboliche chiavi della storica pizzeria.
Lo "scambio" di doni tra la Pizzeria Gorizia e la città di Gorizia.

Diverse le esibizioni di personaggi dello spettacolo tra cui il cantante Carlo Missaglia, Fabrizio Fierro, figlio del compianto Aurelio, che si è anche esibito in coppia con Rivieccio, nonchè l'attrice Rosalia Porcaro.
Alcuni degli ospiti intervenuti.

Il giornalista Valerio Caprara, nel suo intervento, ha parlato del rapporto tra cinema e pizza.
Coinvolgente anche la partecipazione dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, al quale Salvatore Grasso ha consegnato una targa.
Grasso con Maurizio De Giovanni e i presentatori della serata.

Ovviamente, trovandoci a Napoli e, come già accennato prima, cadendo nel medesimo giorno anche l'anniversario del primo scudetto, non poteva mancare un momento dedicato al calcio.
Per parlare del calcio e di quello che rappresenta e ha rappresentato in passato per la città di Napoli, proprio Maurizio De Giovanni, grande tifoso azzurro, ha intervistato Corrado Ferlaino, storico Presidente del Napoli dell'era Maradona.
L'intervista a Corrado Ferlaino

A rendere omaggio alla "Pizzeria Gorizia" anche le aziende da sempre partner del locale, come per esempio la famosa cioccolateria Napoletana Gay Odin, il Teatro Diana ed altre ancora, così come i fornitori storici e alcuni rappresentanti di altrettanto storiche pizzerie della città.
Vari ospiti della serata

Nel corso della serata la famiglia Grasso ha offerto al grande pubblico intervenuto pizze a portafoglio, sfornate ininterrottamente proprio in piazza.

Dopo lo spettacolo la festa, organizzata in modo impeccabile dalla famiglia Grasso, con omaggi floreali alle signore presenti, gadget e regalini finali, è continuata all'interno del locale a Via Bernini.

Pizzeria Gorizia
Via Bernini 29/31
Napoli

martedì 3 maggio 2016

L'Oro di Lucrezia, autentico oro...irpino.


AZIENDA AGRICOLA FATTORIA MARIA PETRILLO
L’Oro di Lucrezia
Fattoria Maria Petrillo, antico casolare di famiglia, ristrutturato conservando i tratti originari, tutt’intorno alberi d’ulivo nel bel mezzo dell’Irpinia.
La proprietaria Maria Petrillo, dal 2010 ha destinato il primo piano del rustico casolare a piccolo agriturismo, mentre il piano terra l’ha adibito unicamente a frantoio aziendale.
L’uliveto di proprietà, si estende per oltre 3 ettari nel Comune di Lapio e 1 ettaro nel Comune di Montemiletto, entrambi rientrano nell’areale di produzione dell’olio extravergine di oliva Irpinia Colline dell’Ufita Dop.
Circa 1500 piante dei tipici cultivar Marinese, Ogliarola e Pendolino da cui nasce Don Edoardo Misto varietale e 1000 ulivi di una varietà quasi esclusivamente irpina, la Ravece da cui il frantoio produce L'Oro di Lucrezia.
Le piante hanno un’età variabile dai 5 a 50 anni, i terreni inerbiti spontaneamente, sono tranciati senza alcuna concimazione, è questa una coltivazione certificata Biologica dall'organismo di controllo Suolo e Salute, fondata su metodi tradizionali, finalizzati ad ottenere olive per un olio dalle pregiate caratteristiche organolettiche.
A maturazione, le olive sono raccolte separatamente per cultivar, mediante brucatura a mano e agevolatori, arrivando a molitura nelle immediate 4 ore tramite l’utilizzo del frantoio aziendale a ciclo continuo a due fasi, che estrae olio a freddo, senza aggiunta d’acqua.
Vanno a molitura unicamente le olive aziendali, per una raccolta totale pari a 80 quintali circa nell’ultima annata, ottenendo 2000 bottiglie da 0,50 l
L'Oro di Lucrezia da monocultivar Raceve, si presenta di colore verde abbastanza intenso, lo si apprezza per le pregevoli caratteristiche aromatiche e gustative,Al palato il fruttato dell’oliva si alterna a note amare e piccanti, ricordi di pomodoro verde, di foglia di pomodoro e di carciofi, lo rendono piacevolmente indicato a piatti di una certa consistenza, come minestre a base di legumi, zuppe, bruschette e grigliate di carne.
L’Oro di Lucrezia ha ottenuto per il 2016 la Menzione di Merito premio Extrabio regione Campania, apprezzato anche da Gambero Rosso con “Due foglie Rosse” ed è stato riconosciuto “Grande Olio Slow Food”.



Il consumatore ha bisogno di garanzie percìò, oggi più di ieri, sceglie olio certificato, che arrivi sulla propria tavola da filiere corte e rispettose dell’ambiente.
Angela Merolla
Fattoria Maria Petrillo
www.fattoriamariapetrillo.it  
Via Fratte n.4 Lapio (AV)
Tel.3394753881   3923496880
info@fattoriamariapetrillo.it


lunedì 2 maggio 2016

Ritorna Vanilla Ice...Lab!

Con un pò di ritardo, vi voglio raccontare di un grande ritorno, quello di Pina Molitierno, maestra gelatiera, già da tempo nella lista dei migliori cinquanta gelatieri italiani.
E' passato quasi un anno dalla chiusura della gelateria di Corso Trieste a Caserta, ma in questo periodo Pina è stata attivissima, passando dalla consulenza e collaborazione presso altre gelaterie alla partecipazione ad importanti eventi nel settore enogastronomico, brillando sia ad Expo che al Sigep di Rimini,  in collaborazione con la Conpait.
Ed è proprio il gelato presentato al Sigep, al mascarpone di bufala, che diventa copertina del libro "La Dolce Italia".
All'inizio del 2016, più o meno, Pina Molitierno, insieme al socio Lucio Iorio, decide di tornare "attivamente" in pista con quella che per lei è una vera passione, ossia la creazione di gelati e semifreddi, tutti a base di ingredienti naturali ed accuratamente selezionati, aprendo un laboratorio.
Si sposta così dal centro di Caserta alla periferia, San Clemente per la precisione, e apre il "Vanilla Ice Lab", il laboratorio delle meraviglie, appunto, nel quale Pina produce i suoi splendidi gelati prevalentemente su commissione: molti ristoranti, pizzerie e strutture ricettive in genere in Campania propongono in carta le sue specialità, anche se pian pianino sarà possibile degustarle anche in sede.
Per i suoi gelati Pina seleziona solo i migliori ingredienti quindi, solo le migliori nocciole, il miglior pistacchio, cioccolato fondente monorigine peruviano, frutta di prima scelta e soprattutto pochissimi zuccheri, in un perfetto equilibrio di gusti reso possibile dalla sua maestria.
Il 29 marzo il Laboratorio è stato presentato alla stampa e agli addetti al settore e, ovviamente, Pina per l'occasione ha offerto un assaggio delle sue creazioni.
Il brindisi è stato accompagnato da un eccezionale gelato al pecorino con fave e pappadam e sorbetto al limone e mandarino tardivo di Ciaculli. 
A seguire è stata offerta una degustazione dei gusti più rappresentativi, quali, appunto, il "Vanilla Ice", a base di cannella nocciole e frutti di bosco, il gusto "L'Aura", gelato al cioccolato peruviano dedicato alla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta, "Fantasia siciliana", un perfetto mix di mandorle e pistacchi, la "Cassata" e tanti altri ancora.

Brindisi con gelato al pecorino fave e pappadam e sorbetto al limone e mandarino tardivo di Ciaculli.

 
Bignè ricoperti di cioccolato fondente con crema nocciola.
Alcuni dei gusti di Vanilla Ice Lab.
Pina presenta la sua "Cassata".



Vanilla Ice Lab
Via Caprio Maddaloni
Caserta - San Clemente

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