domenica 12 aprile 2015

Eat to Eat

                                                                Aprile 2015

Approfitto della recente visita a questo locale per svelare l'altra faccia del mio blog, quella che mi piacerebbe diventasse una caratteristica simpatica e divertente, quantomeno piacevole (sicuramente per me, "costretta" a testare), di questo mio nuovo spazio, ovvero recensire cibo preparato da altri, secondo il mio gusto, senza presunzione di assolutezza. 
Quindi questa consideratela un "battesimo" più che una vera recensione.
L'intenzione era di ritornare da "Eat to Eat" prima di scrivere e pubblicare qualcosa su di loro ma mi riservo di tornare a provare ancora la pizza e perchè no, anche qualche piatto dello chef di cui benissimo mi ha parlato il disponibile titolare del locale, ma impossibilitata a tornare nell'immediato, ho deciso, e non me ne vogliano i diretti interessati, di utilizzare il materiale già raccolto.
Incuriosita da un articolo di Tommaso Esposito e da una chiacchierata con Egidio (Puokemed), quasi incredula del fatto che, eccezion fatta per pochissimi, in questa parte della provincia a nord di Napoli potesse nascere qualcosa che si distaccasse dallo standard locale, caratterizzato solitamente da pizze non degne di nota, decido prima di Pasqua di andare a provare questa pizza. 
Salvatore Impero, pizzaiolo di "Eat to Eat", fa una pizza che si discosta dalla classica pizza napoletana, lontana da quei canoni,  leggeremente più piccola con un cornicione più pronunciato, forse leggermente più spessa. Ed è proprio questo cornicione pronunciato che svela le intenzioni, la ricerca di Salvatore, la sua cura quasi maniacale per l'impasto. Utilizza un blend di farine (altra differenza con la classica napoletana), che cambia periodicamente, lievito madre, alta idratazione e soprattutto lunghe, lunghissime lievitazioni, anche oltre 70 ore. Il risultato? Una buona pizza, in zona forse una delle migliori, con un cornicione ben alveolato, buona cottura e con una cura particolare anche  per le materie prime ultilizzate per farcirla. 

                                               
                                             La margherita di Salvatore Impero


Le pizze in menù, vengono in prevalenza proposte come Pizze Gourmet strizzando l'occhio proprio alla particolarità degli ingredienti e servite sul tagliere già tagliate in spicchi. 
Oltre alla margherita ho provato la "Cetarese" con acciughe di Cetara e pomodorino giallo. Ottimo abbinamento di sapori oltre che bell'aspetto.
Personalmente ho gradito di più la "Cetarese" rispetto alla "Margherita", vuoi per gli ingredienti più accattivanti, vuoi per la mancanza del pomodoro pelato che forse ha penalizzato un pò la cottura e non mi ha convinto pienamente all'assaggio. 


Pizza "Cetarese"

Ancora una pizza sfornata dal "Pizzaiolo Gourmet"

Nel complesso la pizza di Salvatore Impero dell'"Eat to Eat" è una buona pizza, come ho detto lontana dai canoni della pizza classica napoletana e che forse, ma posso sbagliarmi, vuole nella sua ricercatezza restare differente. E se così fosse, sempre secondo il mio parere, questa potrebbe essere una cosa molto positiva e a suo favore.
La ricerca della materia prima è davvero apprezzabile soprattutto nella zona dove, ahimè, certo non sono numerose le pizze eccellenti, nè per impasto nè per ingredienti. Forse il salto di qualità potrebbe essere reso ancora più completo dall'indicazione della "paternità" delle materie prime permettendo a questo locale di allinearsi a già affermate realtà nel mondo delle pizzerie campane. 
Ad accompagnare le pizze, oltre alla cantina, una piccola scelta di birre alla spina.
Tornerò a provare ancora qualche pizza, ad assaggiare qualche altro ingrediente gourmet e magari anche la cucina dello chef, perchè "Eat to Eat", oltre che pizzeria, è anche ristorante e braceria.
Conclusioni: se siete in zona (o non troppo lontano) e volete assaggiare qualcosa di nuovo e diverso, andare a provare la pizza di quello che è stato definito pizzai(u)olo "eretico". È sicuramente una buona scelta.

Salvatore Impero (a sinistra), Pizzaiolo Gourmet, con il suo "aiuto". 

Eat to Eat
Corso Italia, 53
Cardito (NA)
http://www.eattoeat.it/





Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali